domenica 5 luglio 2009

LAVORO E DEBITO PUBBLICO

In politica i voti non si sommano! O almeno, ciò non serve sul piano pratico, concreto, poiché non ha alcuna efficacia. Può servire però a capire o a orientarsi per capire, tanto piu’ che all’indomani di ogni consultazione le analisi scientifiche, parascientifiche, sociologiche, politichesi e inventate, si sprecano. Ilvo Diamanti, nel suo ultimo volume, ha piu’ o meno concluso che dal ’48 ad oggi sostanzialmente non è cambiato gran che; dove c’era la vecchia DC oggi ci sono il PDL e la Lega, dov’era forte il PCI-PDS, oggi tiene il PD e suoi satelliti. All’incirca è piu’ o meno così, ma non proprio. In passato si governava sempre con una maggioranza di almeno il 51% di una lista o di una coalizione.

Quelli che oggi si spacciano per governanti, al di là della notevole differenza di spessore politico con la vecchia classe dirigente, e che proclamano solennemente di governare in nome degli italiani, in realtà, se proviamo a sommare i voti, per puro esercizio mentale, scopriamo che governano in nome di una assoluta minoranza.

La destra reazionaria al potere ha racimolato nell’ultima consultazione elettorale europea il 45% dei voti; mentre gli oppositori totalizzano il 50,02 %, (PD 26,59, IdV 8, Un.di Centro 6,51, Rif.Com.3,38, SeL. 3.12, Pannella 2.42) cioè la maggioranza. La destra governa senza avere la maggioranza, ma solo grazie alle varie leggi “porcellum” e anche per due gravi inguaribili deficienze degli oppositori: La volontà suicida di frantumarsi all’infinito e la mancanza di una piattaforma programmatica alternativa, con al centro solo i grandi temi che interessano le masse.

I reazionari di destra, sempre piu’ ringalluzziti , ma sempre piu’ disgustosi, ripetono a pappagallo ciò che il Premier afferma, mentendo sapendo di mentire, che la maggioranza del popolo lo ha votato e lui rimane lì a governare a dispetto dell’infimo livello che l’etica politica possa immaginare ed esprimere. Se facessimo il confronto tra i 13.967.642 raccolti da PDL e Lega contro i 50.342.153 di elettori aventi diritto al voto scopriremmo che la percentuale di rappresentatività scende al 27%, cioè l’accoppiata B&B rappresenta 1 italiano su 4, per cui quando afferma che parla e agisce a nome degli italiani, tre su quattro potremmo, forse, anche citarlo in giudizio per appropriazione indebita!.

Questi sono i sorprendenti paradossali dati numerici. Per passare da questi dati alla rappresentatività politica del popolo c’è di mezzo il mare.

La Lega, si dice, aumenta i voti perché radicata sul territorio. Prende i voti, dico io, perché, in mancanza di una alternativa che ponga al centro dell’universo politico il lavoro e la riduzione del Debito Pubblico per diminure il costo degli interessi, rilanciare economia e sviluppo, la Lega riesce ad accalappiare i consensi facendo leva sugli egoismi piu’ detestabili, sul razzismo, sulla difesa dei privilegi attuali e quelli futuri derivanti da federalismo e reintroduzione di gabbie salariali, e , per questo, sono disposti a gettare letteralmente in mare i diseredati e i derelitti di questa immonda società.

Mentre il PDL eredita anche il voto della masse dei diseredati meridionali, mercè il consenso ottenuto e circuito dalla catena di comando che si snoda attraverso la massa dei ruffiani, intrallazzisti, aspiranti alla mangiatoia comune, pronti a saltellare ad ogni cambio di direzione del vento.

Ma per realizzare una piattaforma alternativa vincente è indispensabile che si creino due condizioni: la cessazione della frantumazione suicida degli oppositori e la conseguente sparizione delle mille inutili dannose sigle, capi e capetti e l’altra che si parta una volta per tutte dalle reali esigenze dei lavoratori, o aspiranti tali, delle masse, di una popolazione che può raggiungere il 90% dei cittadini.

La Piattaforma è davanti a noi. Per rendersene conto basta osservare i due fenomeni macro economici e sociali che sono la causa e l’effetto del disastro che ci sta avvolgendo. Il primo, a livello mondiale, è la crisi strutturale, che viene da lontano e andrà molto lontano se non viene arginata; i sub-prime e le crisi finanziaria e borsistica hanno fatto solo da detonatore. Il secondo è un fenomeno peculiare, tutto italiano., ed è rappresentato dal Debito Pubblico, che tutto ingoia e tutto distrugge.

Ho già scritto piu’ volte che uno scienziato come Jeremy Rifkin, che non è un pericoloso sovversivo ma un Professore delle Università americane, sin dal ’96, con il suo libro su “la fine del lavoro” ha segnato una pietra miliare sulla crisi irreversibile di un modello di sviluppo capitalistico fine a stesso, centrato sulla pura accumulazione dei profitti e con continua ininterrotta espulsione di milioni di lavoratori dal ciclo produttivo. Dopo 10 anni, Rifkin ha aggiornato i dati ed ha censito altri 38 milioni di espulsi, nel mondo, oggi gli organismi comunitari parlano di circa 11 milioni di imminenti nuovi espulsi in Europa, la Confindustria di 1 milione in Italia, il Governatore di 1.600.000 solo tra i lavoratori precari che rischiano il rinnovo. Senza voler scomodare le teorie di Marx, chiunque sia dotato di un minimo di buon senso comune capisce intuitivamente che se si distrugge il lavoro e le generazioni dei giovani, che non hanno piu’ sicurezza e avvenire, pensioni e possibilità di investire, ciò vuol dire che si sta commettendo il piu’ grave delitto nei confronti dell’umanità, che rischia l’estinzione; quando saranno scomparsi genitori e nonni che mantengono figli e nipoti, qualcuno dovrebbe spiegare su che cosa poggerà la società di domani o dopodomani. A parte coloro che già oggi non sanno cosa mangiare e come sopravvivere.

L’altro grave fenomeno macro economico, specifico italiano, è rappresentato dal Debito Pubblico, che ha raggiunto la quota assoluta di 1.750 miliardi di €uro e marcia speditamente verso i 4 milioni di miliardi di vecchie lire, con il PIL e le entrate fiscali in picchiata, il Deficit e il rapporto PIL/stock del Debito che stanno scalando l’Everest, mentre Berlusca e Tre-Bond continuano a ripetere che stiamo meglio degli altri. La Marcegaglia chiede soldi veri, riforme concrete nei prossimi cento giorni, mentre Draghi chiede una strategia per ridurre il Debito pubblico dilatato, anche se la dilatazione cresce da circa venti anni nonostante le manovre. E mentre si dilata c’è chi si arricchisce sempre piu’ e chi diventa sempre piu’ povero. Il 10% della popolazione, dice Bankitalia , possiede il 50% della ricchezza finanziaria del Paese. Da questo quadro abbastanza fosco, descritto e confermato da Confindustria e Bankitalia, c’è da aspettarsi che quando la crisi sarà passata, se mai avverrà, lascerà sul campo morti e feriti a milioni.

Nell’opuscolo che ho pubblicato in Gennaio 2007 – “Perché urge la Patrimoniale” ho svolto un’analisi dettagliata sulla crescita del Debito Pubblico in Italia, facendo nomi e cognomi di chi ha intascato le enormi ed abnormi cifre di interessi che gli italiani pagano da circa 30 anni, mentre, in un documento pubblicato sul mio Blog ho ripreso le analisi di Rifkin, le proposte che lui stesso formula per assicurare a tutti il bene supremo ma fondamentale del LAVORO, da cui dipendono in definitiva le società, ed ho elaborato una proposta concreta ed esaustiva di come si può uscire dalla spirale Deficit/Debito Pubblico, creare occupazione sviluppo e metter in moto un circuito virtuoso al posto di quello vizioso.

Entrambi i documenti vengono riproposti come LINK per chi volesse approfondire.

Chi non recepisce che il lavoro sta sparendo, e che quindi trattasi di una svolta epocale, per cui non c’è cassa integrazione o sussidi che tengano, ma che invece è indispensabile ricostruire da capo la sua struttura e i relativi accordi, è fuori dal mondo. “l’Epoca Industriale ha posto fine alla schiavitù, l’Era dell’Accesso sta ponendo termine al lavoro salariato di massa…” è la sentenza di Rifkin.

A quella che ho definito Piattaforma Programmatica Alternativa tutti sono chiamati a concorrere, dai marxisti , ai socialisti, ai progressisti, ai centristi, ai cristiano sociali (v. le dichiarazioni rivoluzionarie del Dalai Lama, richiamate nel documento) ai Sindacati, il cui concorso è piu’ che fondamentale, ai giornalisti progressisti, Travaglio e Padellaro ne potrebbero farne il cavallo di battaglia del nascituro giornale. E si può incentrare:

no al precariato - si al lavoro per tutti

no al nucleare – si all’energia pulita da fonti alternative

no ai privilegi di quel 10% che possiede il 50% della ricchezza – si alla loro contribuzione per liberare il paese e i cittadini dalla schiavitu’ del debito pubblico.

La rete e FACEBOOK possono dare un contributo decisivo. Perciò sollecito i destinatari, i forumisti, i militanti e dirigenti di tutti gli schieramenti, gli amici ad aderire al “Club dei sostenitori x il lavoro e la redistribuzione”, di invitare a fare altrettanto gli amici e gli amici degli amici. Se questo esercito cresce, esiste un 90% di disoccupati,. incazzati, delusi, mortificati, assenteisti e astensionisti che aspetta di mettersi in moto. Francesco Calvano

http://www.facebook.com/profile.php?id=1636424632&ref=mf

http://studiocalvano.blogspot.com/2009/03/documento-per-un-movimento-alternativo.html

http://studiocalvano.blogspot.com/2009/03/perche-urge-la-patrimoniale.html

ALLARME DEBITO


I dati diffusi stamattina dall’ISTAT sul rapporto Deficit/PIL sono impressionanti, drammatici e dirompenti. A me fanno meno impressione che a chiunque altri, per il semplice fatto che sono anni che batto di continuo, forse in modo ossessionante, su questo tasto. Ma è possibile che ci sia soltanto io in questa Italia che riesca a fare previsioni sul fenomeno che poi, purtroppo per gli italiani, si rivelano esatte, semmai forse addirittura sottostimate. No, non è possibile una cosa del genere. La verità, ancora piu’ amara e triste, è che tutti gli altri che dovrebbero mettere in allarme, non hanno il coraggio di farlo. Tra ruffiani, pavidi, incompetenti, la schiera di coloro, tra economisti, commentatori, giornalisti economici, esperti di varia natura, è sempre piu’ folta e compatta. Anche tra coloro che si dicono schierati a sinistra o comunque sul fronte dell’opposizione vi è complicità , connivenza, omertà. Forse hanno addirittura paura che Berlusca li sgridi, come è avvenuto in questi giorni allorquando ha tentato di mettere la museruola addirittura agli Organismi istituzionali che pubblicano i dati: Secondo il nostro Premier nessuno si deve interessare ai vari bordelli della vita privata ma neanche a quelli della vita pubblica. La crisi è già passata. L’Italia uscirà meglio degli altri Paesi e per prima. Questi gli slogan del Premier e di Tre-Bond . Si, ma dal novero dei Paesi civili e progrediti usciremo per primi!

La stangata di questo primo trimestre del rapporto Deficit/PIL è destinata ad incidere fortemente nella spirale infernale di crescita dello Stock del Debito. La forte accelerazione del Deficit, la caduta delle entrate e la necessità di continuare a sorreggere un’economia in ginocchio, con una disoccupazione in crescita esponenziale , comporterà una inevitabile crescita del monte Debito pubblico che si avvia a toccare vette inesplorate. L’aumento di quest’ultimo inciderà a sua volta sull’ammontare degli interessi da pagare sui titoli di stato e quindi la spirale continuerà ad avvitarsi all’infinito. Anche quando dovesse passare la crisi, purtroppo. Ed è questa la peculiarità tutta italiana. Oggi stiamo male sotto il peso della crisi. Domani, se dovesse passare, continueremo a stare peggio perché in periodi di ripresa o rilancio dell’economia i tassi di interesse riprenderanno inesorabilmente a salire e quindi il monte interessi da pagare sullo stock del Debito non consentirà nessuna politica di incentivo e di sviluppo. Ricominceranno le finanziarie di lacrime e sangue e la stagnazione è assicurata!

Perché non c’è e non ci può essere alcun mago che possa spendere o elargire se non pensa alle risorse con cui farvi fronte. Sono inutili e vane anche le grida dei Sindacati (si fa per dire) per rivendicare politiche in favore dei disoccupati, dei senza lavoro, dei meno abbienti, se non si ha il coraggio di dire dove trovare le risorse. E queste ci sono, per quanto strano ciò possa apparire.

Già nell’Opuscolo che ho pubblicato oltre due anni fa (Perché urge la Patrimoniale) davo delle indicazioni precise e concrete dove trovare le risorse. Poi sono arrivati i dati di Bankitalia, che ogni anno ammonisce che il 10% dei cittadini possiede il 50% della ricchezza finanziaria del Paese. E gran parte di questa ricchezza, come dimostro nell’analisi svolta nell’opuscolo, è stata accumulata negli anni dei tassi stratosferici pagati sul Debito Pubblico. Quindi, ora che il Paese è in ginocchio costoro sono i primi e gli unici che possono e debbono contribuire. Come, in che modo, con quali modalità, l’ho spiegato e proposto in un Documento pubblicato sul Blog e su Facebook. Le manovre di finanza straordinaria e sul Debito Pubblico dall’unità d’Italia fino al secondo conflitto mondiale si contano a decine. Niente di eccezionale o di rivoluzionario. Per tali motivi ora chiedo la collaborazione e l’adesione di tutti i navigatori in rete per sostenere l’unica alternativa possibile che eviti, prima o poi, la bancarotta, seguendo la California ! Chi vuole documentarsi è invitato a ciccare i link sottostanti. Mentre chi condivide può aderire al Gruppo : http://www.facebook.com/group.php?gid=115853522641 Francesco Calvano

Link utili:

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http://studiocalvano.blogspot.com/2009/03/documento-per-un-movimento-alternativo.html

http://studiocalvano.blogspot.com/2009/03/perche-urge-la-patrimoniale.html