giovedì 15 giugno 2006

D.P. E SITUAZIONE ECONOMICA

Al Compagno Fausto Bertinotti
Al Candidato Premier Romano Prodi

Qualche mese fa vi ho inviato una lettera-proposta circa la necessità, ovvero l’ineluttabilità, di includere proprio nel Programma con il quale si va alle elezioni prossime l’idea di un’imposta patrimoniale che colpisca i patrimoni oltre una certa soglia (vogliamo ipotizzare al di sopra di 500 mila o 1 milione di Euro?). Ritengo, per ragioni di completezza, di rispedirvi la lettera di cui sopra.
Ciò perché, certamente, non mi aspettavo una risposta diretta, ma sentirvi proporre quotidianamente l’elenco dei tanti e numerosi interventi che sarà necessario varare in direzione della fasce piu’ deboli, dei pensionati, degli sfrattati, dei senza casa, di coloro che non arrivano a fine mese, del Mezzogiorno, della Scuola, delle spese per ricerca e sviluppo, per l’innovazione tecnologica,e chi piu’ ne ha piu’ ne metta, senza che vi sia la minima indicazione di dove e come reperire le risorse correlative, è un aspetto che mi angoscia profondamente e che mi fa perdere ogni speranza di risanamento e di riscossa.
Ho già sottolineato in precedenza come non è assolutamente ipotizzabile che si possano reperire risorse stante un’economia allo sfascio, una situazione sempre piu’ disastrosa dei conti pubblici, con un monte debito pubblico opprimente e soffocante. E, forse, manco immaginate quali e quanti buchi troverete nei conti pubblici, a cominciare da tutte la cartolarizzazioni fasulle varate con la finanza creativa!
Ma allora perché fa tanta paura alla sinistra proporre una imposta patrimoniale una tantum sui patrimoni accumulati in grandissima parte sulle spalle della collettività o attraverso le grandi speculazioni finanziarie di questi anni? Eppure mi va da pensare che tutti i ceti sociali, ad eccezione di quelli direttamente colpiti (che non sono certo né la maggioranza nel paese né tanto meno votano per la sinistra), accoglierebbero una tale proposta con grande entusiasmo e convinzione e saprebbero con certezza per chi votare, se si specifica che le risorse che potrebbero essere reperite attraverso tale via sarebbero finalizzate in parte all’alleggerimento del debito pubblico e in parte alla soluzione di ben individuati interventi in economia e verso il sociale.
Dal momento che avete possibilità e facilità di accesso verso i tanti maghi che lanciano sondaggi sui piu’ disparati argomenti, perché non proponete a Mannaimer o a chi altri di proporre il seguente sondaggio agli italiani : “ Considerata la disastrosa situazione della finanza pubblica e che per rilanciare economia, sviluppo e occupazione occorrono ingenti risorse, sareste d’accordo che venga inserita nel programma del prossimo governo un’imposta una tantum sui patrimoni al di sopra della soglia di ……………Euro finalizzata a………………?”
Personalmente sono sicuro della risposta.
E se questa è largamente positiva, come penso, e nessuno di voi vuole assumerne la paternità, potreste procurarmi un by pass in una delle tante trasmissioni, a cui a noi comuni mortali è vietato accedere, e io sarei felicissimo di farmi tanti nemici quanti sono i ricchi di questo Paese. Il resto verrebbe da solo, anche perché nell’impianto del sistema fiscale italiano vi è lo strumento tecnico per realizzare il massimo dell’introito possibile.
Cordialmmente.
Francesco Calvano