RELAZIONE AL DISEGNO( BOZZA) DI DECRETO LEGGE PER L’INTRODUZIONE DI UNA IMPOSTA SRAORDINARIA SUI GRANDI PATRIMONI


RELAZIONE AL  DISEGNO( bozza) DI DECRETO LEGGE PER L’INTRODUZIONE DI UNA IMPOSTA SRAORDINARIA SUI GRANDI PATRIMONI

LA PESAntissima crisi economico finanziaria che in questo momento attraversa  l’intero globo terrestre non puo’ non essere considerata tale, oltre che urgente e indispensabile da tutti i cittadini di ogni singolo stato, nessuno escluso.  non a caso la banca dei regolamenti internazionali, qualche settimana fa, ha inviato una missiva a tutti gli stati del mondo con un preavvertimento molto grave e significativo, invitando gli stessi governi A PREVENIRE UNA NUOVA CATASTROFE, CHE POTREBBE AVERE EFFETTI DEVASTANTI DI FRONTE AI QUALI LA GRECIA E IL PORTOGALLO IMPALLIDIREBBERO, ED HA FATTO PRESENTE CHE I DEBITI, PUBBLICI O PRIVATI, SI PAGANO O CON IL RISPARMIO, O CON IL DEFAULT ,  o L’INFLAZIONE.
IL NOSTRO PAESE HA LA DUPLICE E DUALISTICA PECULIARITA’ di registrare un debito pubblico che si colloca al 3° posto nel mondo  e un risparmio privato che controbilancia e supera il debito pubblico, ma che è nelle mani di una ristretta minoranza.  tale situazione si e’ determinata  e stratificata  nel tempo in gran parte per una eccessiva e intollerabile distorsione nella redistribuzione dei redditi prodotti , da tutti condannata ma da nessuno corretta mai, e per la rimanente parte per effetto proprio degli esorbitanti tassi di interesse pagati sui titoli di stato dagli anni ‘8o in poi , intascati da una ristretta oligarghia finanziaria e rimasti come debito a carico del popolo italiano.
Lo stesso Debito, per il massiccio flusso di interessi sui titoli di stato, che genera,  soffoca da decenni l’intera economia del paese, raggiunge mensilmente un nuovo record, nonostante le manovre straordinarie , ci espone al gravissimo devastante rischio di default., che è una delle  tre ipotesi formulate dalla bri. poiche’ la terza ipotesi , l’inflazione,e’ altrettanto devastante quanto il default, non rimane che  fare ricorso alla prima, cioe’ al risparmio,che e’ costituito dalla ricchezza  in mano alle sole famiglie italiane.
l’intera ricchezza netta  di queste ultime,immobiliare  e finanziaria, stimata da bankitalia, si aggira intorno agli  8.600 miliardi, di cui circa la metà e’ posseduta da un 10% delle famiglie piu’ ricche.
d’altra  parte , la pesantissima manovra di lacrime e sangue varata dal CDM nei giorni scorsi, al punto che   il  cuore del premier gronda sangue da ogni poro, riesce a malapena a tamponare i buchi di bilancio gia’ creatisi e non puo’ destinare neanche un €uro allo sviluppo e alla crescita, che e’ uno dei due  obiettivi che l’Europa ci aveva imposto di raggiungere, ma rischia addirittura di non arrivare in porto e comunque  e’ gia’ largamente  contestata e messa in forse, oltre che dall’opposizione, anche da larghi strati della maggioranza.
in considerazione dell’eccezionale gravita’ della crisi sopra descritta e degli sbocchi drammatici e devastanti che essa puo’ assumere, come sottolineati e ricordati a tutti gli stati mondiali dalla  bri, nonche’  tenendo presente che finora tutte le manovre straordinarie varate dai vari governi in carica , compresa quest’ultima, sono state sopportate dalla maggioranza del popolo, al quale e’ impossibile chiedere ulteriori sacrifici ed allo scopo di raggiungere il duplice obiettivo entro il 2014 il pareggio di bilancio e  destinare le risorse sufficienti ed indispensibili al rilancio dell’economia allo sviluppo industriale  e tecnologico alla ricerca e all’occupazione dei senza lavoro e dei giovani, senza dover sopportare che “il nanetto di venezia” continui a rompere i coglioni a bossi, figurarsi a noi,  si repita opportuno chiamare a contrIbuire anche i ceti piu’ ricchi in analogia E COERENZA CON L’IMPOSTA DI SOLIDARIETà GIà APPROVATA CON IL d.l. …,presentaNDO  il seguente disegno di decreto legge.

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E’ OPPORTUNO PRECISARE CHE LA BOZZA DI DECRETO LEGGE CHE SEGUE NON HA ALCUN VALORE  DAL PUNTO DI VISTA GIURIDICO, POICHE’ IN MATERIA FISCALE NON E’ PREVISTA LA PRESENTAZIONE DI DISEGNI DI LEGGE AD INZIATIVA POPOLARE. CIO’ DETTO E PRECISATO, PERO’ , E’ ALTRETTANTO OPPORTUNO RIBADIRE CHE LA BOZZA DI UN IPOTETICO DISEGNO DI LEGGE E’ UTILISSIMO PER FARE CHIAREZZA IN MERITO A  TUTTE LE  LE MENZOGNE E LA DISINFORMAZIONE CHE VIENE MESSA IN GIRO AD ARTE PER CONFONDERE LE IDEE ALLA GENTE ED INCUTERE PIU’ PAURA DI QUANTA NON SE NE ABBIA GIA’
COMUNQUE , L’INIZIATIVA, SE OPPORTUNAMENTE SUPPORTATA DA UNA VALANGA DI FIRME, CHE, A QUESTO PUNTO PROPRIO NON DOVREBBERO MANCARE, POTREBBE  COSTITUIRE UNA SPINTA FORMIDABILE PER CONVINCERE TUTTI GLI ALTRI “NANETTI” A DECIDERSI UNA BUONA VOLTA PER TUTTE A VARARE LE MISURE INDISPENSABILI A SALVARE PER IL MOMENTO IL PAESE.
POTREBBERO APPROFITTARNE I LEADERS DELL’OPPOSIZIONE , A FARLA PROPRIA, SE NON VOGLIONO RECITARE IN ETERNO IL RUOLO DEI PIAGNONI PER POI SOSTANZIALMENTE FARE LE STESSE COSE DI UNA MAGGIORANZA  OTTUSA E INTERESSATA AL PROPRIO TORNACONTO.
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bozza  di decreto legge per l’introduzione in italia di una
imposta straordinaria, una tantum, sui grandi patrimoni
Art. 1CON IL PRESENTE  DECRETO LEGGE VIENE INTRODOTTA  IN  ITALIA UNA IMPOSTA STRAORDINARIA , UNA TANTUM, SUI GRANDI PATRIMONI.
ART.2 – SONO CONSIDERATI GRANDI PATRIMONI QUELLI POSSEDUTI UNA STESSA FAMIGLIA, IL CUI  VALORE COMPLESSIVO SUPERI IL MILIONE DI €URO.
ART.3 -  lA FAMIGLIA, AI FINI DELLA PRESENTE IMPOSTA, SI CONSIDERA COMPOSTA DA TUTTI I MEMBRI CHE COABITANO NELLA STESSA ABITAZIONE E/O ABBIANO  LO STESSO DOMICILIO, CON RIFERIMENTO ALLA DATA  DI PUBBLICAZIONE  DEL PRESENTE.
ART. 4 -  iL VALORE DEGLI IMMOBILI VIENE DETERMINATO CON RIFERIMENTO AI SEGUENTI PARAMETRI: …………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………, MENTRE PER GLI INVESTIMENTI FINANZIARI SI TIENE CONTO DEL VALORE…………………………………………….
ART. 5 -  LE VOCI CHE CONCORRONO  A FORMARE  IL VALORE COMPLESSIVO DEL PATRIMONIO  SONO QUELLE  ELENCATE DALLA BANCA D’ITALIA NEL BOLLETTINO PUBBLICATO ANNUALMENTE SULLA DISTRIBUZIONE DELLA RICCHEZZA DELLE FAMIGLIE ITALIANE.
ART. 6 – GLI SCAGLIONI IN ORDINE CRESCENTE  DEI PATRIMONI ATTRATTI DALL’IMPOSTA  VENGONO COSI’ DETERMINATI :
A)     1° SC. DA 1.000.000 A 1.500.000
B)       2° SC DA 1.500.001 A 2.000.000
C)      3à ° SC. DA 2.000.001 A 3.000.000
D)      DAL 4° AL 7° SC. CRESCENTI DI MILIONE IN MILIONE
E)      OLTRE  I 7 MILIONI.
lE  ALIQUOTE, ONDE RISPETTARE IL CRITERIO DELLA PROGRESSIVITA’  : DAL  2% PER IL 1° SC. E POI , CRESCENTI DI O,50% PER OGNI SC. SUCCESSIVO FINO AL 6% DEL 7 SC.
ART. 7 – IL PAGAMENTO  AVVERRA’ IN SEI RATE SEMESTRALI A DECORRERE DAL 1° GENNAIO DELL’ANNO 2012 E FINO AL  31/12/2014.
ART. 8 – SONO ESCLUISI DALL’IMPOSTA TUTTI GLI IMMOBILI E I BENI STRUMENTALI DI TUTTE LE  AZIENDE, ORGANIZZATE SOTTO QUALSIASI FORMA GIURIDICA.
ART.9- TUTTI I CONTRIBUENTI ITALIANI , AI FINI DI STABILIRE  SE RIENTRINO O MENO  IN UNO DEGLI SCAGLIONI DI CUI ALL’ART. 6, DEVONO COMUNQUE PRESENTARE UNA DICHIARAZIONE SECONDO IL MODELLO CHE SARA’ PREDISPOSTO………………………………………………………………………………………………….
ELENCANDO I BENI IMMOBILI, MOBILI REGISTRATI E FINANZIARI, DETENUTI ALLA DATA DEL ……………-………….. TALE SITUAZIONE  PATRIMONIALE, QUALUNQUE SIA LA SUA COMPOSIZIONE, OVE NON RAGGIUNGA LO SCAGLIONE MINIMO DI CUI ALL’ART 6, NON SARA’ ASSOGGETTATO AD ALCUNA IMPOSIZIONE O PRELIEVO, MA SARA’ CONSIDERATA COME SITUAZIONE DI RIFERIEMNTO ALLA DATA DI PRESENTAZIONE, AI FINI DELLA VALUTAZIONE, DA PARTE DELLE ENTRATE, DEI SUCCESSIVI INCREMENTI PATRIMONIALI.
ART.9-  IL GETTITO  CHE SI RICAVERA’ DALL’IMPOSTA STRAORDINARIA DI CUI AL PRESENTE (STIMABILE IN 150-200 MLD DI €URO),  SARA’ FINALIZZATA A CONCORRERE, PER QUANTO NECESSARIO IN  AGGIUNTA ALLE MISURE GIA’ VARATE, AL DEFINITIFICO RIEQUILIBRIO DEL BILANCIO ANNUALE , MENTRE L’ESUBERO SARA’ FINALIZZATO AD UNA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO PUBBLICO, ONDE RIDURNE IL PESO DEGLI INTERESSI, MENTRE LA RESIDUA PARTE SARA’ DESTINATA A SVILUPPO E OCCUPAZIONE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI SETTORI DELL’INNOVAZIONE TECNOLOGICA, DELLA RICERCA, DELLA CRESCITA PROFESSIONALE DEI GIOVANI, AL LORO INSERIMENTO NEL MONDO DEL LAVORO, UNITAMENTE AI SENZA LAVORO , E AL RIEQUILIBRIO DEL GAP CHE DA SEMPRE AFFLIGE LE POPOLAZIONI DEL SUD DEL PAESE, A CUI SONO STATI SOTTRATTI PERFINO I FONDI FAS STANZIATI DALL’EUROPA PER LE REGIONI IN FORTE RITARDO DI SVILUPPO.