domenica 21 agosto 2011

IL RAVVEDIMENTO OPEROSO DI GIULIANO AMATO

Nell’Opuscolo pubblicato nel 2007 “Perché urge la Patrimoniale” era contenuto un paragafo di cui ritengo utile pubblicarne uno stralcio:

“””La prima consistente manovra di correzione dei conti è quella varata da Amato nel ’92, che fu definita allora come cura da cavallo, e che ammontava a circa 90 mila mld di lire. Ne seguirono altre di 50, 60 ……OMISSIS…. ed il cui importo cumulato credo si attesti intorno ad un milione di miliardi del vecchio conio.

Dopo la prima manovra, scrissi un editoriale per il giornale della categoria cui appartengo, per paventare il pericolo che si sarebbe potuta verificare una crisi recessiva più o meno evidente o più o meno strisciante.

All’epoca, un carissimo congiunto, dalla vasta cultura umanistica e filosofica, ma non altrettanto economica, era solito osservare: le cose che tu scrivi mi appaiono logiche, convincenti e razionali; però mi chiedo come sia possibile che un uomo come Amato, che entrambi stimavamo, non le veda e/o non le recepisca. La stessa domanda posso ripeterla oggi, dal momento che, purtroppo, con grande rincrescimento, devo rilevare che ho avuto ragione io, ed avrei voluto avere torto”””.

Dopo circa 20 anni, la situazione non è cambiata affatto, anzi è peggiorata, la musica purtroppo è sempre la stessa. Per quadrare il Bilancio dello Stato, occorre varare una manovra straordinaria, CHE , SOTRAENDO PER CIRCA META’ DEL SUO AMMONTARE, RISORSE ALLE FAMIGLIE, NON POTRA’ NON PROVOCARE UN ALTRO PERIODO DI STAGNAZIONE PRIMA E DI RECESSIONE SUBITO DOPO.

L’AVVENIMENTO, INVECE, SORPRENDENTE E SENSAZIONALE E’ CHE AMATO HA CAMBIATO IDEA E POSIZIONE.

In una lunga intervista all’Espresso, egli compie una convincente e condivisibile analisi della situazione italiana , che gli amici conoscono bene poiché corrisponde a quella che andiamo sviluppando da tempo su face book. Tra l’altro, osserva : “”Nei prossimi dodici mesi i titoli di stato da rinnovare ammontano a 325 miliardi e se le tensioni dei mercati costringono il Tesoro a finanziarsi alle condizioni di questi giorni sarebbe la catastrofe : circa 15 miliardi in piu’ per ogni punto percentuale di interesse in piu’.” Dopo l’esortazione a lavorare di piu’ (quanti disoccupati aspettano questo momento!) osserva, che se non bastasse…..””rilevo che l’Italia produce il 3% del PIL mondiale ma ha il 5,7% della ricchezza mondiale. Rilevo anche che piu’ del 40% di quella ricchezza è appannaggio del 10% dei cittadini piu’ ricchi””, come dire, annota l’intervistatore, che si può attingere dal Patrimonio dei contribuenti piu’ abbienti per ridurre il Debito Publico.

Inutile sottolineare quanto sia soddisfatto e contento che sia pure dopo 20 anni Giuliano Amato riconosca giuste le mie annotazioni di allora, ma il dubbio resta. Semmai dovesse leggere le presenti note, gli sarei molto grato se mi spiegasse quale è stato il percorso e quali le motivazioni in virtu’ delle quali oggi recepisce ciò che l’ultimo arrivato, quale posso essere io, ha visto con 20 anni di anticipo.

INTANTO DICO AGLI AMICI DI FACE CHE IL MOMENTO E’ DRAMMATICO E GRAVIDO DI CONSEGUENZE CHE POSSONO RAGGIUNGERE, COME RICORDA AMATO, LA CATASTROFE. IL PERICOLO E’ MOLTO REALE E CONCRETO, AGGIUNGO IO, SE SI PONE ATTENZIONE AL FATTO CHE QUESTA MAGGIORANZA E’ ORMAI SFALDATA E CHE DIFFICILMENTE ARRIVERA’ AD APPROVARE,COMPATTA, UNA MANOVRA SCANGHERATA E ARRABBATTATA COME QUELLA PROPOSTA DAL GOVERNO.

QUINDI, CARI AMICI, AFFRETTATEVI A CLICCARE SUL LINK SOTTOSTANTE E DIRE SI ALLA PATRIMONIALE , PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI.

http://studiocalvano.blogspot.com/p/relazione-al-disegno-bozza-di-decreto.html

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