lunedì 30 marzo 2009

L’ADUNATA OCEANICA E L’USCITA DALLA CRISI

Dall’adunata oceanica che ha dominato la scena di una delle tante commedie all’italiana, molto simile a quelle di Benito, di Hitler e di Stalin , si può trarre ben poco se non un paio di osservazioni piuttosto marginali.
La prima è l’accenno fatto sulla dialettica e l’alleanza tra Fini e Bossi, che una volta si beccavano e oggi sembrano felici e contenti, convergenti su tutto, con l’unico obiettivo di vincere e creare benessere al popolo. Intanto il Premier nonché leader totalitario del partito che egli con molta arroganza e prevaricazione definisce del popolo italiano, dimentica quanti improperi, pesantissime definizioni ed epiteti non già sul piano politico bensì su quello strettamente personale, gli ha rivolto Umberto Bossi dopo la rottura del primo Governo. Come si faccia poi a ritornare indietro e dimenticare gli apprezzamenti pesantissimi rivolti in precedenza si spiega in un solo modo, che è lo stesso che oggi fa da collante tra lui Bossi e Fini. Ed è quel maledetto collante che si chiama potere esercitato non mai nell’interesse del popolo ma per tornaconto personale e che ha tenuto legato per mezzo secolo quell’ammasso di personaggi e di correnti della Balena bianca, che comunque, rispetto alla mediocrità oggi dilagante, potevano vantare di un numero significativo di leaders di ben altro e ben alto spessore politico, sia in termini di competenza che di serietà.
L’altra annotazione è relativa all’affermazione tipica dei personaggi che si auto esaltano
allorquando proclamano che sapremo uscire dalla crisi vittoriosi e staremo meglio di prima.
In effetti, da questo punto di vista, un po’ di credibilità forse la merita, visto che già ha dato una grande dimostrazione di come ha saputo attuare il patto con gli italiani sin nei minimi particolari. Se dalla crisi usciremo con gli stessi risultati del patto stipulato nel salotto di Vespa, poveri italiani.
L’unica cosa quasi certa è che forse “staremo meglio di prima”, solo bisognerebbe precisare chi starà meglio e chi peggio. E’ innegabile e incontestabile che in tutte le crisi chi dispone di liquidi è in grado di rastrellare tutto ciò che gli altri perdono. Le grandi crisi, come le grandi guerre, però, provocano un altro effetto benefico, e cioè che quasi sempre le folle che partecipano, prima, alle adunate oceaniche, sono poi le stesse che dileggiano i leaders quando finalmente prendono coscienza. Non c’è da augurarsi ,quindi, che la crisi passi nel piu’ breve tempo possibile.
francesco calvano.

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